
Il Castello di Limatola - Un incantevole viaggio nel Natale medievale (SPECIALE NATALE)
Ciao amici viaggiatori e benvenuti allo speciale di Natale di Pepito around the world. Per questo articolo ho deciso di portarvi a due passi da casa mia alla scoperta di una delle manifestazioni natalizie più belle della Campania alla quale personalmente cerco di partecipare ogni anno, diventando per me quasi una tradizione. Immergiamoci in uno borgo meraviglioso dove le festività sono vissute a 360° tra mercatini, celebrazioni e spettacoli contornati da un'atmosfera magica, proprio come il periodo dell'anno richiede. Viviamo insieme l'incanto del Natale.
Benvenuti al Castello di Limatola: alla scoperta del Natale beneventano
Nell'incantevole scenario della Valle del Volturno, dove le antiche vie di comunicazione tra Campania e Molise si intrecciano con millenni di storia, il Castello di Limatola si staglia maestoso come una gemma incastonata tra le colline del beneventano. Ogni anno questo straordinario esempio di architettura medievale si trasforma in un luogo dove realtà e fantasia si fondono, dando vita a uno degli eventi natalizi più suggestivi e ricercati dell'intero Mezzogiorno. La manifestazione, che celebra quest'anno la sua quindicesima edizione (22 novembre al 15 dicembre), è diventata un punto di riferimento nel panorama degli eventi natalizi italiani, distinguendosi per la sua capacità di coniugare l'autenticità storica con la magia delle festività.
La storia del Castello di Limatola è un affascinante intreccio di eventi che attraversa oltre mille anni di storia italiana. Le prime testimonianze scritte della sua esistenza risalgono al 980 d.C., quando il territorio era sotto il controllo del Principato Longobardo di Benevento. Il documento più antico che menziona il castello è conservato nell'Abbazia di Montecassino: una pergamena che attesta la donazione di terre circostanti al maniero.
L'evoluzione architettonica del castello si sviluppa attraverso quattro fasi principali, ognuna delle quali ha lasciato un'impronta indelebile sulla struttura che oggi ammiriamo. La fase longobarda, tra il X e l'XI secolo, vide la nascita della struttura difensiva originaria, caratterizzata da una torre quadrangolare centrale e da un primo circuito murario. Gli archeologi hanno identificato nelle fondamenta tracce delle tecniche costruttive tipiche dell'architettura militare longobarda, con l'utilizzo di blocchi di pietra calcarea locale legati con malta di eccezionale durezza.
Il periodo normanno portò una profonda trasformazione della struttura originaria. I nuovi dominatori arricchirono il castello con quattro imponenti torri angolari, che ancora oggi caratterizzano il profilo del maniero. Il sistema difensivo venne potenziato con un profondo fossato e le mura furono elevate fino a raggiungere i quindici metri di altezza, con una solidità testimoniata dal loro considerevole spessore che in alcuni punti supera i due metri.
L'arrivo della famiglia Della Ratta segnò l'inizio di una nuova era per il castello. Il severo edificio militare si trasformò gradualmente in una raffinata residenza nobiliare, arricchendosi di eleganti bifore gotiche, di un armonioso loggiato interno e delle prime decorazioni pittoriche. Il conte Roberto Della Ratta lasciò un'impronta indelebile commissionando il magnifico portale ogivale dell'ingresso principale, un capolavoro decorato con stemmi araldici finemente scolpiti.
Il periodo aragonese, sotto la signoria dei Gambacorta, rappresentò l'ultimo grande momento di trasformazione architettonica. Il castello si arricchì di un sontuoso salone delle feste, coronato da un prezioso soffitto a cassettoni. Le finestre furono ampliate per donare maggiore luminosità agli ambienti interni, mentre la cappella privata si impreziosì di raffinati affreschi. Un'opera di particolare ingegno fu l'installazione di un sofisticato sistema di raccolta delle acque piovane, testimonianza dell'avanzata ingegneria idraulica dell'epoca.
Il recupero del castello negli anni '90 ha rappresentato una sfida straordinaria per architetti e restauratori. Il progetto, che si è protratto per oltre un decennio, ha seguito rigorosi criteri di conservazione, privilegiando l'utilizzo di materiali e tecniche compatibili con quelli originali. Il paziente lavoro di restauro ha permesso di riportare alla luce gli antichi pavimenti in cotto fatto a mano e di recuperare preziose decorazioni pittoriche nascoste sotto numerosi strati di intonaco. Particolare attenzione è stata dedicata al ripristino del sistema di riscaldamento ipocausto di epoca medievale e al recupero funzionale delle antiche cucine, con i loro forni e camini originali.
I Mercatini di Natale: un'esperienza multisensoriale
L'evento natalizio trasforma il castello in un affascinante microcosmo dove ogni spazio racconta una storia diversa. L'organizzazione ha creato un percorso suggestivo che si snoda attraverso oltre quattromila metri quadrati di spazi espositivi, ciascuno caratterizzato da una precisa identità tematica che contribuisce a creare un'esperienza immersiva unica.
Accedere al castello è davvero semplice, se venite in auto, una volta arrivati a Limatola basterà scendere in paese nei pressi del Municipio e svoltando a sinistra troverete diverse aree parcheggio dal costo di 5 euro. Ognuna di esse mette a disposizione il servizio navetta, valido sia per l'andata che per il ritorno (costo 4 euro), che vi permetterà di raggiungere in pochi minuti l'entrata della struttura. Una volta lì è possibile acquistare il biglietto alla biglietteria posta sulla sinistra, oppure lo potete prendere al prezzo di 20 euro direttamente online sul sito web cadeauxalcastello.it (scelta che vi consiglio vivamente per evitare lunghe file) per poi presentarlo allo staff che vi consentirà l'accesso all'evento. Da lì ha inizio la vera magia dei mercatini di Natale.
Nel maestoso Cortile d'Onore trova spazio il suggestivo "Villaggio degli Artigiani", cuore pulsante della manifestazione. Qui, oltre cento maestri d'arte non solo espongono le loro creazioni, ma lavorano dal vivo, permettendo ai visitatori di ammirare antiche tecniche tramandate attraverso generazioni. Particolarmente affascinante è la presenza dei maestri vetrai muranesi, che danno vita a delicate opere in vetro soffiato, mentre gli artisti presepiali del celebre Quartiere San Gregorio Armeno di Napoli creano miniature di straordinaria bellezza. La tradizione della tessitura rivive grazie agli antichi telai del XVIII secolo, mentre il ritmico battere dei martelli racconta l'arte secolare della lavorazione del ferro secondo le tecniche medievali.
Al centro, imponente, possiamo trovare la Ruota Panoramica, uno dei simboli principali della manifestazione, che attira tutti i bambini che con i loro genitori vengono al castello per vivere le mille emozioni dell'atmosfera natalizia. Salirci ha un costo separato rispetto al biglietto d'entrata ma credetemi, ne vale veramente la pena!

La Torre Nord del castello ospita la suggestiva "Via dei Presepi", un'esposizione che raccoglie opere straordinarie provenienti da ogni angolo d'Italia. Particolare risalto viene dato alla tradizione napoletana e alla scuola beneventana, con creazioni che fondono arte sacra e tradizione popolare in un insieme di rara bellezza.
Le Sale Nobili del castello si trasformano in gallerie d'arte contemporanea, ospitando opere ispirate al tema natalizio. Gli artisti contemporanei dialogano con gli spazi storici attraverso installazioni specifiche, creando un affascinante contrasto tra antico e moderno.
Durante l'evento l'intero castello viene decorato, oltre che con giochi di luci meravigliosi, con delle installazioni 3D proiettate sulle sue mura che rappresentano scene natalizie come Babbo Natale che parte sulle sue slitte, nevicate e immagini a tema. Infatti, peculiarità dei mercatini del Castello di Limatola, è quella di cambiare ogni anno la propria tematica: ad esempio negli ultimi anni sono stati tratti i classici Disney come "La Bella e la Bestia", "Cenerentola", "Alice nel Paese delle Meraviglie", "Il Mago di Oz", ecc…


Imperdibile è senza ogni dubbio l'Albero dei Desideri, raggiungibile attraverso una lunga scalinata nella zona ovest del castello. Qui grandi e piccini possono scrivere i loro propri desideri sopra una lettera che poi verrà appesa ai rami di un grande abete decorato, posto accanto a un'istallazione luminosa che rappresenta la stella cometa, con la speranza che essi possano avversarsi durante il nuovo anno in arrivo. Un posto che attira quotidianamente tutti i visitatori del castello che non perdono l'occasione di esprimere i loro sentimenti e le loro speranze attraverso questo caratteristico, nonché emozionante, momento.
Le delizie gastronomiche: un viaggio nei sapori della tradizione
L'offerta gastronomica dei mercatini rappresenta un autentico percorso culturale attraverso la tradizione culinaria campana e non solo. Le antiche cucine del castello, magnificamente restaurate, sono diventate il cuore pulsante dell'esperienza gastronomica. Qui, chef appassionati fanno rivivere ricette storiche come la sontuosa "Zuppa del Castellano", un piatto che affonda le sue radici nel XV secolo, e il raffinato "Pasticcio di Selvaggina alla Medievale", dove le carni vengono sapientemente marinate in vino aromatizzato con spezie dell'epoca. Il profumo del "Pane del Cavaliere", sfornato quotidianamente dal forno a legna originale del castello, permea l'aria riportando i visitatori indietro nel tempo.
Nel suggestivo Cortile delle Dolcezze, i maestri pasticcieri mantengono viva la tradizione dolciaria napoletana. Gli struffoli vengono dorati nel miele di castagno locale, mentre i mostaccioli ricevono preziose decorazioni realizzate a mano con glassa reale. I roccocò seguono fedelmente l'antica ricetta custodita dalle monache di Santa Chiara, e i raffioli vengono generosamente farciti con confettura di amarene del Matese, creando un connubio di sapori che racconta secoli di tradizione pasticcera.
La cantina storica del castello si è trasformata in un tempio dedicato ai vini del territorio. Qui si possono degustare le migliori espressioni dell'Aglianico del Taburno DOCG e della Falanghina del Sannio DOC, insieme alle rare bottiglie di Pallagrello Bianco e Nero IGT. Un posto speciale è riservato ai preziosi vini da meditazione prodotti nei monasteri della zona, testimoni di un'antica tradizione enologica che continua a vivere nel presente.
Misteri e leggende: L'anima nascosta del castello
Le leggende del Castello di Limatola sono state meticolosamente raccolte attraverso un attento lavoro di ricerca storica e testimoniale, portando alla luce storie tramandate oralmente per generazioni.
La storia della Dama Bianca, Isabella de' Medici, trova riscontro negli archivi storici del castello. Il suo diario personale, rinvenuto durante i lavori di restauro e oggi conservato nell'archivio storico di Benevento, racconta in prima persona la struggente storia d'amore con il giovane Federico. Le pagine si interrompono misteriosamente il 15 dicembre 1678, data che coincide con la sua presunta morte, aggiungendo un alone di mistero alla già affascinante narrazione.
I lavori di restauro hanno portato alla luce una rete di passaggi segreti che attraversano l'intera struttura. Un suggestivo tunnel collega il castello alla chiesa madre di Limatola, mentre altri cunicoli conducono verso il fiume Volturno, testimoniando l'ingegno architettonico e militare dell'epoca. Particolarmente intrigante è la scoperta di una camera segreta nelle fondamenta della Torre Nord, contenente antichi documenti ancora in fase di studio. Il sistema di passaggi nascosti nelle spesse mura, utilizzato un tempo per la difesa del castello, oggi alimenta l'immaginazione dei visitatori.
Informazioni pratiche e organizzazione della visita
Durante il periodo dei mercatini natalizi, il Castello di Limatola accoglie i visitatori con orari estesi per permettere a tutti di godere della magica atmosfera. Nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì, il castello apre le sue porte dalle dieci del mattino fino alle dieci di sera (l'evento viene diviso in turno mattutino che va dalle 10 alle 16 e in turno pomeridiano che va dalle 16 alle 22). Durante i weekend e i giorni festivi, l'orario si prolunga fino alle undici di sera, consentendo ai visitatori di ammirare il castello nella sua veste più suggestiva, quando le luci della sera ne esaltano l'architettura medievale.
L'organizzazione ha strutturato diverse modalità di visita per soddisfare le esigenze di ogni visitatore. Il biglietto base consente di esplorare liberamente i mercatini e le aree espositive, immergendosi nell'atmosfera natalizia. Per chi desidera approfondire la conoscenza del castello, è disponibile un'opzione che include una visita guidata completa, durante la quale esperti storyteller raccontano la storia millenaria del maniero. Gli appassionati di gastronomia e storia medievale possono optare per un'esperienza completa che comprende, oltre alla visita guidata, anche degustazioni di prodotti tipici e una suggestiva cena medievale. Per i più romantici e gli amanti del mistero, vengono organizzati esclusivi tour notturni, mentre gli appassionati di artigianato possono partecipare a workshop tematici con i maestri artigiani presenti.
Raggiungere il Castello di Limatola è semplice grazie alla sua posizione strategica. Chi viaggia in auto può utilizzare l'autostrada A1, uscendo a Caserta Nord e seguendo le indicazioni per Limatola. I viaggiatori che preferiscono il treno possono scendere alla stazione di Caserta, da dove un efficiente servizio di navette collega direttamente al castello. Per chi arriva da Napoli o Benevento, sono disponibili collegamenti diretti in autobus, con corse potenziate durante il periodo dell'evento.
L'impatto sul territorio e lo sviluppo sostenibile
L'evento dei mercatini natalizi ha generato un significativo impatto positivo sull'economia locale. La manifestazione ha creato numerose opportunità di lavoro stagionale, coinvolgendo giovani del territorio in vari ruoli, dalla gestione dell'accoglienza all'organizzazione degli eventi. Il flusso turistico nella zona ha registrato un incremento considerevole, con un conseguente sviluppo delle strutture ricettive e dei servizi correlati.
L'indotto economico generato dall'evento si è diffuso capillarmente nel territorio, coinvolgendo non solo il settore turistico ma anche l'artigianato locale e la produzione enogastronomica. I prodotti tipici della zona hanno trovato una vetrina prestigiosa, permettendo a piccoli produttori di farsi conoscere a livello nazionale. Questo ha portato alla nascita di nuove collaborazioni commerciali che proseguono anche al di fuori del periodo natalizio.
Conclusioni
I mercatini di Natale del Castello di Limatola rappresentano molto più di un semplice evento commerciale o turistico. Sono diventati un esempio virtuoso di come il patrimonio storico possa essere valorizzato e mantenuto vivo, creando un modello di sviluppo sostenibile che coniuga la conservazione dei beni culturali con le esigenze del turismo moderno.
L'atmosfera incantata del castello, unita alla professionalità dell'organizzazione e all'elevata qualità dell'offerta culturale e gastronomica, ha dato vita a una manifestazione che si rinnova ogni anno mantenendo intatto il suo fascino originario. In questo luogo straordinanario, la storia non è un elemento statico da contemplare, ma un'esperienza viva da vivere in prima persona, in un'atmosfera che trasforma ogni visita in un ricordo indimenticabile.
La manifestazione continua a evolversi e migliorare anno dopo anno, con l'obiettivo di offrire un'esperienza sempre più ricca e autentica, mantenendo saldo il legame con la tradizione e la storia del territorio. Il Castello di Limatola si conferma così non solo come testimone silenzioso di secoli di storia, ma come protagonista vivo e pulsante della cultura contemporanea, un luogo dove passato e presente si fondono in un'armonia perfetta, regalando ai visitatori momenti di autentica magia natalizia.
L'evento è diventato un appuntamento imperdibile nel calendario delle manifestazioni natalizie italiane, capace di attrarre visitatori da ogni parte del paese e dall'estero, confermando come la valorizzazione del patrimonio storico e culturale possa diventare un motore di sviluppo sostenibile per l'intero territorio. Il Castello di Limatola, con i suoi mercatini di Natale, rappresenta un esempio tangibile di come la tradizione possa rinnovarsi e continuare a emozionare, mantenendo vivo il fascino senza tempo della storia.
Con questo articolo, oltre al solito "buon viaggio!", colgo l'occasione per augurare a tutti voi utenti, che visitate e sostenete il blog, buon Natale e felice anno nuovo. Pepito around the world andrà in pausa per tutto il periodo delle festività per poi ritornare all'inizio di Gennaio con tanti nuovi articolo sui meravigliosi posti che ho visitato. Grazie di cuore a tutti voi!
Giuseppe Scognamiglio